La storia dell’Antico Convento si snoda lungo i secoli, testimone silenzioso dalla sua suggestiva visuale sulla vallata degli eventi che colpirono questa parte di Sicilia.
Giunti a Ragusa nel 1537, i frati Cappuccini si stanziarono inizialmente a valle lungo le rive del torrente San Leonardo, decidendo poi di risalire la collina in cerca di una posizione più salubre.
Il devastante terremoto del Val di Noto del 1693 danneggiò gravemente la struttura conventuale e la chiesa.
Tuttavia, come testimoniato dagli edifici stessi, la ricostruzione non si fece attendere: la data 1714 è scolpita su una trave del soffitto, 1715 sulla porta del coro, 1742 sul pavimento del corridoio di entrata al convento.
Una colletta organizzata tra i fedeli permise di riacquistare la Chiesa e riaprirla al pubblico.
Il Convento rimase abitato fino al dopoguerra, quando la contrazione nel numero dei frati spinse a modificarne la destinazione d’uso in residenza alberghiera gestita dai frati stessi.
Una ventina di anni dopo, negli anni Ottanta, le istituzioni civili e religiose intraprendono i lavori di recupero della struttura per destinare il Convento ad esposizioni ed iniziative a carattere artistico, culturale e di arte sacra.
Oggi il Convento restaurato mantiene la sua dimensione semplice e naturale, ospitando inoltre la Scuola d’Arte Culinaria Nosco e il Ristorante Cenobio.